Dettaglio
Oltre 154 mila tonnellate di prodotti a fine vita avviati al riciclo
I Bilanci di Sostenibilità 2024 dei Consorzi Cobat sono stati presentati martedì 7 ottobre 2025 a Roma, presso la Sala della Stampa Estera di Palazzo Grazioli. Un evento, organizzato insieme a Globe Italia –Associazione Nazionale per il clima, che ha visto la partecipazione di Michele Zilla, presidente di Consorzi Cobat, Michele Priori, direttore generale di Consorzi Cobat, Camilla Colucci, CEO di Circularity - Sustainability Partner, che ha supportato la redazione dei report, David Viva, direttore generale di Cobat Ripa, Valentina Negri, direttore generale di Cobat RAEE, e Francesco Massaro, direttore generale di Cobat Tyre. Inoltre, sul tema “Sostenibilità come volano di sviluppo: il valore dei consorzi” sono intervenuti Fabrizio Penna, capo dipartimento Unità di missione per il PNRR del MASE, Laura D’Aprile, capo dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE, e Luca De Carlo, presidente della 9a Commissione permanente del Senato.
I risultati raccontano di un sistema in crescita: nel 2024 sono state raccolte e avviate a trattamento oltre 154 mila tonnellate di prodotti giunti a fine vita, mentre i soci dei tre consorzi sono aumentati significativamente negli ultimi tre anni: +22% Ripa, +21% RAEE, +33% Tyre.
“Il nostro primo bilancio di sostenibilità integrato non è solo un esercizio di trasparenza, ma il punto di partenza di un percorso condiviso: per la prima volta Consorzi Cobat racconta la propria identità e la propria visione all’interno di una narrazione unica”, ha sottolineato Michele Priori. “Le nuove normative europee, l’evoluzione dei mercati, la necessità di rafforzare la tracciabilità e il recupero delle materie prime critiche sono solo alcuni dei fronti su cui siamo chiamati a misurarci – ha aggiunto Michele Zilla -. Il nostro obiettivo, oggi più che mai, è guidare la transizione verso un modello sostenibile di sviluppo, mettendo al centro l’interesse collettivo e il futuro del Paese”.
“Il bilancio di sostenibilità è uno strumento importante, perché ci consente di delineare l’attività dei consorzi come strutture fondamentali per lo sviluppo delle filiere circolari, attraverso numeri e dati”, ha commentato Laura D’Aprile. “I sistemi consortili sono la prima forma di partnership tra pubblico e privato nel settore dell’economia circolare, in cui crediamo molto e su cui abbiamo scelto di vigilare sempre più attentamente. Abbiamo così istituito un organismo di vigilanza e controllo dei consorzi e dei sistemi autonomi, che nel tempo monitora le attività e applica misure correttive, ove necessario, per garantire un sistema sano e competitivo. I Consorzi Cobat sono un esempio di sistema virtuoso”.