Storia
Una storia lunga 30 anni che parla di continua innovazione, professionalità e una spiccata vocazione ambientale.
Cobat nasce come Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi. Viene istituito con l'art. 9-quinquies del D.L. 397/88 convertito con Legge 9 novembre 1988, n.475. A Cobat venne assegnata la funzione di garantire sull’intero territorio nazionale la raccolta ed il riciclaggio delle batterie al piombo esauste. A Cobat erano obbligati a partecipare, finanziandone le attività, i produttori e gli importatori di batterie al piombo, i quali versavano al Consorzio un contributo ambientale la cui entità era stabilita da un decreto del ministero dell’Ambiente.
I risultati registrati nei primi 20 anni di attività hanno confermato una performance di assoluta eccellenza, che afferma l’esperienza italiana come leader in ambito mondiale: una raccolta di 200.000 t/anno di batterie al piombo esauste, pari a 16.000.000 di pezzi, dati prossimi al 100% dell’immesso al consumo, per un totale di circa 110 milioni risparmiati sulla bilancia commerciale nazionale nell’acquisto di piombo, materia prima utilizzata essenzialmente per produrre nuove batterie. Dal 1988 al 2008 Cobat ha recuperato piombo equivalente a quello estraibile da una miniera lunga 20 km.
Con il decreto legislativo 188/08 e l’abrogazione della legge istitutiva del Consorzio e dell’art. 235 del D.lgs. 152/06, si sancisce definitivamente la venuta meno dell’obbligatorietà di Cobat e dell’esistenza di un Consorzio unico per la gestione delle batterie al piombo esauste in Italia. Oltre ai mutamenti normativi previsti dal D. Lgs.188/08, che ha istituito un regime di libera concorrenza nel settore, sono state le esigenze dei produttori, interessati a individuare un unico interlocutore a cui affidare la gestione del fine vita dei diversi prodotti immessi sul mercato, a spingere Cobat verso tale evoluzione.
Cobat diviene così un consorzio volontario (i produttori si iscrivono per libera scelta) ed opera sul territorio nazionale insieme ad altri sistemi concorrenti.
Nascono, nel tempo, Cobat RIPA, RAEE e TYRE, seguiti poi da Cobat Compositi e Cobat Tessile, incrementando così le filiere presidiate. Oggi i Consorzi di filiera rafforzano la propria identità e il proprio posizionamento attraverso il sistema denominato CONSORZI COBAT. I produttori e gli importatori di beni sono i protagonisti del sistema che fornisce loro il supporto normativo e le migliori soluzioni operative per la gestione del fine vita.