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Batterie per auto elettriche dai PFU

Batterie per auto elettriche dai PFU

23 aprile 2025
Magazine

La startup T-phite trasforma i rifiuti di pneumatici in nuove materie prime da utilizzare nelle tecnologie di accumulo di energia.

Da un lato c’è la necessità di riciclare gli pneumatici fuori uso, dall’altro la crescente domanda di materiali per la mobilità elettrica. T-Phite, deep tech cilena fondata nel 2021, ha trovato la soluzione a due problemi in uno: trasformare i PFU in nuova materia prima da usare per le tecnologie di accumulo di energia, contribuendo così alla produzione di veicoli sempre più sostenibili.

Come? Attraverso un processo di pirolisi, gli pneumatici giunti a fine vita vengono scomposti in diversi componenti utilizzabili, tra cui il nero di carbonio, o nerofumo, recuperato (rCB). Questo viene poi viene trasformato in grafite, componente essenziale dell’anodo delle batterie al litio, ma anche di quelle al sodio. Attraverso questo sistema di economia circolare si riduce la necessità di estrarre la grafite, procedimento che richiede un elevato consumo di risorse, dannoso per l’ambiente.

Le batterie ideate da T-Phite, che ha sede a Valparaíso, sono anche potenzialmente più efficienti e durature.

T-Phite

Settore: deep tech

Vantaggio competitivo: produzione sostenibile di componenti delle batterie al litio tramite nero di carbonio di recupero (rCB)

www.t-phite.com

 

Pneumatici bio-based e riutilizzabili

Grazie all’integrazione di tecnologie innovative, la norvegese reTyre sviluppa copertoni a partire da elastomeri derivanti da biomasse vegetali.

Fondata nel 2015 da visionari ingegneri chimici, la norvegese reTyre è specializzata nella progettazione e sviluppo di pneumatici riutilizzabili al 100%, realizzati con materiali rinnovabili, con riduzione di CO2 compresa tra il 60 e l’82% rispetto ai prodotti in gomma convenzionali.

Inizialmente pioniera di un sistema di pneumatici modulari, ora utilizzato in oltre 30 Paesi, nel 2022 è passata alla produzione di massa di pneumatici sostenibili, supportata da fondi istituzionali norvegesi legati all’innovazione verde.

A Eurobike 2024 ha presentato l’ultima innovazione: il primo pneumatico al mondo a zero emissioni di carbonio, composto da diversi materiali, ognuno scelto per la capacità di ridurre al minimo l’impatto ambientale. Tra questi, alghe, para-aramide ottenuto da giubbotti antiproiettile usati, riciclato post-consumo (PCR) ricavato da flussi di rifiuti locali con un basso equivalente di CO2 e reti da pesca che vengono raccolte dall’oceano, riducendo le emissioni del 49% e il consumo di energia del 15%.

 

reTyre

Settore: deep tech

Vantaggio competitivo: pneumatici riutilizzabili al 100% da materiali rinnovabili: riduzione di CO2 in tutti i prodotti

www.retyre.eco